Alla scoperta dell’Italia: i 10 luoghi più gettonati da visitare almeno una volta nella vita
Questo è un viaggio alla scoperta dei 10 luoghi da visitare in Italia come antidoto a una vita sempre uguale e abitudinaria.
Cos’è l’abitudine?
Una tiranna tanto invisibile quanto potente, che ci ingoia giorno dopo giorno senza nemmeno rendercene conto. Certo, perché è ciò che la società vuole. Andiamo sempre più veloci, in tutte le direzioni, vittime del ciclo continuo di una vita sempre uguale, ma abbiamo una via d’uscita: viaggiare.
Condivisione, amicizia, viaggi, sono alcune delle parole chiave della nostra community, e oggi il nostro obiettivo è portarti in viaggio alla scoperta dei 10 luoghi da visitare in Italia, nell’attesa che facciate diventare ciò che leggerete, realtà.
Pronti? Partiamo!
1. Tindari: gioiello siciliano tra mare, archeologia e leggende
Tindari, situata in Provincia di Messina, sui monti Nebrodi che, porgendo il suo bel viso verso il mare, ci regala un panorama da perdere il fiato, specialmente al tramonto. Ciò che potrai ammirare qui, probabilmente, te lo porterai nei tuoi ricordi per moltissimo tempo.
Pensa, è un pezzettino di mondo così suggestivo, da aver ispirato alcuni registi con uno degli episodi del “Commissario Montalbano.” Come se non bastasse, ha un passato epico, perché fu fondata dal tiranno Dionisio di Siracusa che la trasformò in una colonia di mercenari siracusani.
Da non farsi mancare è il santuario di Tindari, posizionato su un punto affascinante, talvolta eccitante: al culmine di un promontorio a strapiombo sul mare. Qui regna la statua della Madonna Nera, autentico esempio di arte africana, realizzata interamente in legno di cedro, e si presenta come “Regina in trono” reggendo in braccio Gesù Bambino.
Si narra che la Madonna fu portata sull’isola in seguito all’insorgere del movimento religioso dell’iconoclastia. Alla sua base, è subito riconoscibile una citazione presa dal Cantico dei Cantici, che dice: “Nigra sum sed formosa”, ovvero sono bruna ma bella. D’altronde non è mai il colore della pelle a renderci diversi, ma il nostro valore, e questa bella madonnina ne sa sicuramente qualcosa.
Dal santuario, ci immergiamo nel centro storico di Tindari, dov’è possibile ammirare il palazzo romano che si mischia con le strade del centro storico, gli edifici posti su più livelli del terreno, le tabernae, gli antichi negozi, e ancora, la prima domus risalente al I secolo avanti Cristo. Questo e tanto altro potrete ammirare in questa città senza tempo.
E per gli amanti del mare?
Tindari non si dimentica di chi ama rilassarsi al mare. La spiaggia di Marinello, una lingua di sabbia suddivisa in altri specchi d’acqua e, a loro volta, intervallati da altri scorci di sabbia finissima. Ti sembrerà di non essere nel tuo Paese, alla scoperta dei 10 luoghi più belli d’Italia, ma all’estero.
Immagina di passeggiare a piedi scalzi su questa spiaggia, il vento che ti accarezza, e il rumore delle onde infrangersi delicatamente sul bagnasciuga, il Sole è alto, e tu qui, a vivere tutto questo.
La spiaggia non smette di stupirci, perché man mano che si cammina, si incontra una grotta suggestiva, non tanto per la sua conformazione, quanto per la leggenda che si impregna da secoli in quelle rocce.
Si pensa che la grotta sia popolata da una maga dagli strani poteri che, col suo canto soave, attirava a sé i marinai per divorarli. La grotta presenta dei solchi lungo le sue pareti, e si pensa che siano state le dita della maga a formarli, in seguito all’ira di quando qualche marinaio riusciva a squagliarsela.
Tindari è infinita bellezza con il teatro greco, simbolo della città. Fu costruito dai Greci nel IV secolo avanti Cristo, e in seguito rimodernato dai romani che lo trasformarono in anfiteatro per gli spettacoli dei gladiatori. Oggi è teatro per diverse manifestazioni artistiche, come ad esempio il Festival dei due mari. Insomma, una mistica fusione tra storia antica e contemporanea tutta da godere.
2. Lago di Carezza: lo specchio d’acqua che ti cambierà la percezione sulla bellezza 
Il Lago di Carezza si trova in Alto Adige, e precisamente nella Val d’Ega, nel cuore pulsante delle Dolomiti Occidentali. Siamo in paradiso, lì dove la luce accarezza il profilo dei monti, e la bellezza mozzafiato della natura si specchia nelle acque cristalline del lago per duplicarne il suo fascino.
Un vero e proprio specchio, perché appena arrivati lì, si notano i Monti del Catinaccio riflessi nell’acqua. Il cielo e tutti i colori sembreranno immergersi nell’acqua per dare alla luce un panorama unico nel suo genere. Le persone che hanno già vissuto questa esperienza, dicono di essersi dimenticate persino di avere la macchina fotografica con sé.
Il Lago di Carezza attira da sempre gli amanti dello sport come l’escursionismo, tuttavia è possibile fare del trekking tranquillo in montagna se non si ha voglia di impegnarsi tanto. È un luogo alla portata di tutti coloro che vorranno visitare questo angolo di paradiso. Non a caso è in classifica tra i 10 luoghi da visitare in Italia almeno una volta nella vita.
Mistero, leggenda, meraviglia impregnano questa valle sperduta e, il Lago di Carezza, le fa da padrone indisturbato. Inoltre, è alimentato da acque sotterranee provenienti dalle Cime del Lamater che, in base alla loro portata, cambiano l’aspetto del lago. Nei mesi più freddi, autunno e inverno, si congelano e il suo livello si abbassa, al contrario, dopo lo scioglimento dei ghiacciai, il lago si riempie e raggiunge il massimo della sua portata.
È tanto affascinante, quanto fiabesco, da attirare persino sommozzatori che si immergono in queste candide acque alpine alla ricerca del tesoro. Stiamo parlando di una ninfa, la statua in bronzo di Ondina che abita queste acque e da cui proviene una storia.
La leggenda della Ninfa e dello stregone
Si narra, che in un bel giorno di primavera, Ondina si adagiò su un masso, e iniziò a cantare mentre si pettinava i suoi lunghi capelli biondi. Il suo canto, arrivò fin su alle pendici del Latemar, il monte che si rispecchia nel lago. Qui abitava uno stregone, Masarè, che sentendola cantare se ne innamorò perdutamente.
Per conquistarla chiese aiuto a una strega, Langwerda, che gli consigliò di travestirsi da venditore di gioielli, costruire un arcobaleno che si estendesse dal Catinaccio alla catena montuosa del Latemar e, dopo aver finito, di recarsi al Lago di Carezza per attirare a sé la dolce Ondina.
Ondina, ovviamente, rimase attratta dall’arcobaleno perché non ne aveva mai visto uno, ma subito avvertì la presenza dello stregone e si immerse nel lago. Non fu mai più rivista da nessuno né dallo stregone che, affranto e disperato, distrusse l’arcobaleno e rigettò i suoi pezzi nel lago.
Questa storia è il motivo per cui, ancora oggi, il Lago di Carezza risplende di una moltitudine di colori che cambiano in base alla stagione che si sceglie per visitarlo. A te la scelta: inverno o estate? Noi qualche idea ce la siam già fatta, tu?
3. Gaiole in Chianti: il luogo più “idilliaco” d’Europa
La Città di Gaiole in Chianti, è un altro baluardo italiano che rientra nei 10 luoghi da visitare in Italia. Luogo di antiche cantine, dov’è possibile degustare piatti tipici, quali il pollo alla cacciatora e i fegatelli alla fiorentina, e godersi infinite passeggiate lungo le distese di uliveti e vigneti che governano questa terra.
Gaiole in Chianti è riversata in un paesaggio magnifico, caratterizzato da antichi castelli pieni di storia. Primo tra questi è il Castello di Brolio dove, il Barone Bettino Ricasoli, inventò la formula del Chianti Classico, il vino simbolo della città. Uno dei vini da provare, dunque, è il Chianti Classico, che sarà senza dubbio un piacere sublime per le papille.
Questa è la terra degli ottimi vini che, a seconda del tipo di terreno in cui crescono le viti, gli conferiscono diversi sapori. Noi ti consigliamo di fare un tour delle cantine del Chianti, un viaggio nel viaggio, attraverso i sensi, il gusto, e le varietà vinicole di questo scorcio di terra. Un percorso sensoriale a 360° che ti accompagnerà attraverso la storia di questa splendida città.
Il territorio fu anticamente abitato da antiche famiglie aristocratiche: i Medici, i Ricasoli, i Guelfi e i Ghibellini, sempre in guerra tra loro per la supremazia territoriale. Furono proprio questi conflitti che permisero la realizzazione di affascinanti borghi fortificati e castelli tutti visitabili, come il Castello di Brolio, Vertine, Meleto e Montegrossi.
Gaiole del Chianti, conta circa tremila abitanti, ed è considerato il “luogo più intimo e tranquillo” di tutta Europa, e non lo diciamo solo noi, ma la famosa rivista statunitense Forbes che, nel 2008, pubblicò la top ten dei paradisi terrestri e, questo posto, rientrava fra questi.
Tant’è vero che in seguito alla pubblicazione del suo articolo, molti sono stati i turisti provenienti dall’America, e non solo. Francesi, spagnoli, rumeni e persino alcuni provenienti dalle isole, quali le Baleari, Canarie e Maiorca. Insomma, una meta italiana e internazionale allo stesso tempo tutta da vivere.
4. Spoleto, il Paese che ha ospitato la famosa fiction Tv “Don Matteo” 
Spoleto è sicuramente una città da inserire nella lista dei 10 luoghi da visitare in Italia almeno una volta nella vita. È stata resa celebre, oltre che dai suoi tesori naturali, dalla bicicletta di Don Matteo, il parroco detective della famosa fiction in onda su Rai 1.
Il tour che ti consigliamo, ti farà vedere da vicino “I luoghi di Don Matteo”. Potremmo passeggiare tutti assieme tra i vicoli in completa autonomia o affidarci a una visita guidata con la Spoleto card, disponibile solo in alcuni momenti dell’anno. (Per informazioni rivolgersi allo I.A.T di Spoleto).
Uno dei luoghi da non perdere è sicuramente il Duomo di Spoleto e l’imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta. Si tratta di una delle principali location dove vennero girate le scene di Don Matteo, ed è il luogo in cui poter vedere la Canonica, la Caserma dei Carabinieri e il Parlatorio.
A pochi passi dal Duomo, c’è Piazza della Signoria e, proseguendo verso il centro storico, si trova via Fontesca. Qui si trovano le case di Cecchini e del Capitano Tommasi, con il quale Don Matteo collaborava per offrire il suo contributo alla comunità di Spoleto.
La chiesa di Don Matteo, è la Basilica di Sant’Eufemia, che si trova all’interno dell’area vescovile, edificata su quella che era l’antica residenza dei duchi lombardi. Di lì a pochi passi, puoi visitare il Teatro Caio Melisso dov’è stato predisposto il parlatorio del carcere.
Uno dei punti più suggestivi di Spoleto, è il Ponte delle Torri che conduce alla Rocca Albornoziana, qui il nostro attore Terence Hill è passato numerose volte con la sua bicicletta. In una delle sue interviste, ci racconta di aver lasciato in quel territorio il suo cuore.
5. Il borgo di Bard, un luogo incantato tra le montagne della Valle D’Aosta 
Nei suoi 3 chilometri quadrati di superficie, il suggestivo borgo di Bard, racchiude in sé diversi gioielli dal valore inestimabile, e si presenta al mondo come un fiabesco centro medievale, in cui riecheggiano antiche storie tramandate da generazione in generazione.
Il borgo di Bard è considerato un paese-museo, e rientra tra i borghi più belli e antichi d’Italia. Non a caso, la zona fu popolata fin dal Neolitico e ci mostra anche tracce dell’influenza romana.
Proprio da qui passava la via delle Gallie, ovvero la strada romana che collegava la Pianura Padana alla Gallia.
Cosa vedere a Bard?
Una gita al borgo di Bard si inizia con la visita al celebre Forte che rende questa zona una delle più visitate al mondo. Si tratta di un complesso che fu ricostruito da Carlo Alberto di Savoia nel XIX secolo, sulle rovine di un antico castello risalente all’anno mille. Per ammirarlo, è raggiungibile dal centro di Bard per mezzo di alcuni ascensori, o percorrendo un meraviglioso sentiero panoramico che conduce sulla cima della fortezza.
All’interno del Forte è possibile ammirare l’esposizione di arte contemporanea, mostre fotografiche, rappresentazioni teatrali e musicali. Da una delle sue finestre è possibile ammagliarsi guardando il panorama circostante grazie alla posizione strategica della rocca.
Qui concediti un po’ di tempo, chiudi un attimo gli occhi e poi riaprili, davanti a te le immense campagne e, sotto il tuo naso, le vie del paesino medievale di Bard.
Il forte di Bard fu inizialmente abbandonato e poi riaperto al pubblico, oggi rappresenta il centro nevralgico culturale dell’intera zona grazie ai suoi musei d’importanza internazionale come il Museo della Alpi, il Museo delle Frontiere, il Museo delle Fortificazioni, le Prigioni del Forte e le Alpi dei Ragazzi.
Proseguendo sulla via principale del paese, si possono ammirare eleganti edifici risalenti al XV e XVI secolo ancora perfettamente conservati. Tra i più belli e interessanti troviamo la Casa del Vescovo, Casa Ciuccia, Casa della Meridiana e Casa Valperga.
Merita la nostra attenzione anche il Palazzo dei nobili Nicole, ultimi Conti di Bard, e la Casa Challant. Le vie del paese sono costellate da piccole e simpatiche chiesette, la più importante è la Chiesa dedicata all’Assunzione di Maria, risalente al XII secolo, e la si può trovare accanto al palazzo del municipio in tutto il suo splendore grazie al campanile romanico.