5 cose da fare nelle Marche per chi non conosce la regione

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L’Italia è un paese particolarmente raccontato anche all’estero.
Abbiamo una storia che affonda le sue radici nel nerbo della cultura occidentale, abbiamo alcuni dei luoghi più belli al mondo, abbiamo diverse tra le città più incredibili mai costruite dall’uomo. Il racconto del nostro paese, però, sembra fermarsi ad un quantitativo limitato di luoghi, con intere regioni lasciate da parte. Per questo motivo oggi parleremo di cose da fare nelle Marche, una delle regioni più belle e sottovalutate della penisola.

Una cosa molto divertente è il fatto che le Marche siano sottovalutate, sopratutto dagli Italiani stessi!
Nel 2019 la nota rivista Lonely Planet le ha infatti incoronate come la seconda regione più bella del mondo da imparare a conoscere. L’aura di mistero delle marche è amplificata dal fatto che è una regione con un po’ tutto: città meravigliose, panorami dolcissimi, monumenti e chiese di grandissimo livello e montagne deliziose.

Noi di Meeters siamo specializzati nel far conoscere a chi è interessato scorci di Italia che erano precedentemente ignoti tra attività sportive, visite culturali, cene e interi weekend fuori.
Vieni a stringere nuove amicizie e a scoprire bellezze che non immaginavi presenti nel nostro paese!

Fare il bagno presso la spiaggia delle due sorelle (AN)

spaggia delle due sorelle ancona mare

Uno dei luoghi più iconici di tutte le marche è rappresentato da una spiaggia nascosta all’interno del parco naturale del monte Conero.
La spiaggia delle due sorelle (il cui nome proviene da una coppia di imponenti formazioni rocciose poco lontane dalla sabbia) è una delle perle dell’intero mare Adriatico.

Una volta era possibile raggiungere la spiaggia attraverso un avventuroso sentiero che si inerpicava per la macchia mediterranea del Monte Conero ma, il peggioramento delle condizioni idrogeologiche del costone di roccia sovrastante, ne ha determinato la chiusura. Al giorno d’oggi per accedere alla spiaggia delle due sorelle è necessario prendere un traghetto. I traghetti in questione partono da Sirolo o da Numana e permettono una permanenza di mezza giornata per 30 euro di biglietto. Il prezzo, piuttosto elevato, è giustificato da una spiaggia bianchissima in un contesto veramente da sogno.

Fotografare le lame rosse vicino al Lago di Fiastra (MC)

lame rosse marche lago di fiastra

Abbiamo già parlato in abbondanza di questa piccola perla nascosta tra i monti sibillini all’interno di questo articolo ma sarebbe un peccato non riprendere il discorso in occasione delle cose da vedere ad ogni costo nella regione. Cosa c’è di più affascinante di un piccolo canyon in miniatura a due passi da un lago azzurro come il cielo?



Le lame rosse sono proprio questo: un tesoro nascosto tra i boschi del Parco Nazionale dei Monti sibillini. Raggiungere le lame rosse è molto semplice: basta parcheggiare a ridosso della diga che da origine al lago e camminare per circa un oretta. Nel giro di tre chilometri è possibile raggiungere questa ripida salita che, in due o tre minuti, porta a questi spuntoni di roccia rossastra.

Chi cerca un po’ di relax può sempre andare a stendersi sulle sponde del vicino Lago di Fiastra che, con la sua balneabilità, rappresenta un perfetto punto di refrigerio per i più accaldati.

Raggiungere il lago di Pilato (AP)

A quasi duemila metri di altezza nella cima più alta del parco nazionale dei Monti Sibillini è possibile trovare un lago molto particolare.

Conosciuto come lago con gli occhiali o come lago del chirocefalo, il lago di Pilato è la destinazione perfetta per chi vuole fare escursioni avventurose. Il soprannome di lago con gli occhiali si deve alla sua particolare forma: due invasi che, in base all’acqua delle precipitazioni, possono collegarsi o meno. Il chirocefalo protagonista del secondo nome, invece, è il nome di un particolare tipo di crostaceo presente solo nel lago e che, con il suo colore rosso, rappresenta un unicum per la biologia del posto.

Per raggiungere il lago tre sono le strade possibili, due dal versante marchigiano ed una dal versante umbro.
Le strade del versante marchigiano partono, rispettivamente, da Foce di Montemonaco e da Forca di Presta. La strada umbra, invece, parte da Castelluccio di Norcia ed è lunga quasi il doppio di quella marchigiana.

Fare un salto indietro nel tempo a Urbino (PU)

urbino piazza cosa fare nelle marche

Le Marche sono un luogo molto sottovalutato nonostante la presenza di un patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il centro di Urbino, infatti, complice il suo aspetto rimasto praticamente inalterato dal sedicesimo secolo, è ancora oggi uno dei luoghi più belli di tutta Italia se non del mondo intero

Gran parte della fama di Urbino si deve poi al fatto che, nel quindicesimo secolo, la città sperimentò un livello di maturità culturale invidiabile. Questa attirando artisti e studiosi da tutta Europa e finendo poi per influenzare gli sviluppi culturali di diversi centri nevralgici dei vari imperi.

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Il centro storico della città si è preservato con lo stile rinascimentale a causa della stagnazione economica e culturale che arrivò nel corso del sedicesimo secolo; fu una vera e propria maledizione per Urbino che solo recentemente ha riacquisito un po’ di vita, complici le università presenti in loco.

Un tuffo nel misticismo cristiano a Loreto (AN)

loreto piazza basilica

La città di Loreto è forse la città più importante delle Marche a livello mondiale se si tiene in considerazione la spiritualità.

Essa infatti è la culla della spiritualità della regione ed è una delle mete di pellegrinaggio mariano più importanti al mondo. Questa fortissima impronta si riflette in una città di una bellezza incredibile: un vero e proprio scrigno pieno di opere d’arte e di cultura cristiana che porta con sé secoli e secoli di storia, il tutto a pochi chilometri dalla riviera del Conero.

Il piatto forte è chiaramente la Basilica della Santa Casa, uno dei principali santuari mariani della chiesa cattolica al mondo. All’interno della Basilica (che dall’esterno è di una bellezza sconcertante) è possibile trovare la Santa Casa di Nazareth. Questa non è altro che il rimasuglio, abbellito e finemente decorato, di quella che si dice essere stata la casa dove la vergine Maria è nata, è cresciuta ed ha assistito all’annunciazione della sua divina maternità.