Yoga nella natura: uno dei modi migliori per sentirsi in connessione con l’ambiente e portare la vostra pratica all’esterno. In fondo, lo yoga al chiuso è un fenomeno abbastanza recente poiché gli yogi originariamente facevano yoga all’aperto, in posti bellissimi e incontaminati.
Che sia in montagna o anche solo in un piccolo parco cittadino, non soltanto praticare attività fisica nella natura è un’attività gratuita, ma è incredibilmente rivitalizzante e vi porterà un po’ più vicino allo scopo originale dello yoga: quando facciamo yoga nella natura siamo nelle condizioni di interagire con tutte le forze esterne a noi, e onoriamo la nostra interconnessione con l’ambiente e i suoi elementi.
Pronti a riservare un posto nel parco? Ecco qualche consiglio per praticare yoga all’aperto al meglio:
Cercate l’ombra
In teoria, distendersi in una zona soleggiata è rinvigorente. Ma nella realtà? Probabilmente sarete sudati e del tutto infelici al secondo saluto al sole. La luce diretta del sole diventa un po’ drenante dal momento che lo yoga può già essere una pratica che vi farà faticare e sudare. Suggeriamo dunque di trovare un posto con un’ombra totale o parziale – o semplicemente andare fuori durante le parti più miti della giornata: prima delle 10 del mattino o dopo le 4 del pomeriggio (prima delle 8 e dopo le 7 nella stagione più calda).
Cercate una bella vista
Per ottenere il massimo dalla pratica dello yoga nella natura, scegliete un ambiente esterno che fornisca una bella vista.
Anche se siete in città, basterà cercare un po’ di alberi, una siepe, delle montagne in lontananza, un pezzo di cielo che non sia coperto da palazzi o capannoni industriali.
Sarà suggestivo e vi permetterà di trovare un maggiore relax e una perfetta concentrazione sulla pratica.