Cammino del viandante: alla scoperta della vita lenta sul lago di Como

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Via ducale, Via Regia, Napoleona o, più comunemente: cammino del viandante: questo è il nome di un sentiero che segue la sponda orientale del Lario, costeggiando l’acqua da Abbadia fino a Colico attraversando montagne e regalando nuovi scorci ad ogni passo. Questo trekking a tappe costeggia la sponda orientale del lago di Como con comode strade ma anche sentieri scoscesi o mulattiere più ripide.

Perché è tanto chiacchierato questo cammino?
Perché è uno degli itinerari escursionistici più vecchi d’Italia che vede le sue radici affondare a secoli or sono e perché ha cresciuto generazioni e generazioni di camminatori in una delle zone più belle d’Italia.

Noi di Meeters abbiamo una certa esperienza pregressa con sentieri e cammini e per questo motivo siamo qui per spiegare tutto il necessario per potersi godere al meglio il sentiero.
Che si tratti di affrontare il cammino in solitaria o di farlo con degli amici, magari per un bel trekking di gruppo, l’importante è usare il proprio tempo libero per esplorare tutte le cose belle che il nostro paese e le nostre città hanno da offrire.

Detto questo andiamo a scoprire più da vicino questo il cammino del viandante.

Che cos’è il cammino del viandante?

panorama cammino viandante

Il nome sentiero del viandante non è altro che un cammino di vecchia data che parte da Lecco per arrivare fino a Colico, frapponendosi come elemento di collegamento tra il vecchio sentiero di Leonardo e la via Francisca e via Spiluga.

Il cammino del viandante è lungo 49.1 chilometri divisi in 5 tappe di diversa lunghezza, tutte caratterizzate dalla percorrenza di strade e sentieri sulla sponda orientale del lago di como. L’altitudine massima che si raggiunge percorrendo il sentiero in questa maniera è di 800 metri.

 



 

Tra i luoghi toccati dal sentiero del viandante troviamo diversi borghi turistici, tra i più famosi e chiacchierati del bacino del Lario: questi borghi sono Abbadia Lariana, Varenna, Bellano o Dervio con nel mezzo mulini, setifici, torri, muraglioni e edifici diroccati di vario genere.

In sostanza partendo dal centro di Milano è possibile raggiungere il piccolo villaggio di Splugen con un lungo percorso a piedi di 195 chilometri, unendo il sentiero di Leonardo, il sentiero del Viandante e la combinazione di Via Francisca e Via Spluga.

Quali sono le tappe più importanti del cammino del viandante?

Arriviamo ora a quella che è una delle domande più comuni: in quante tappe è possibile dividere il cammino in questione?

In linea generale la divisione tra le varie tappe è la seguente:

  1. Da Lecco ad Abbadia Lariana per un percorso lungo 7.1 km.
  2. Da Abbadia Lariana a Lierna per un percorso di 10.5 km
  3. Da Lierna a Varenna per un percorso di 8.9 km.
  4. Da Varenna a Dervio per un percorso di 9.8 km
  5. Da Dervio a Colico per un percorso di 12.8 km

Ogni tappa prevede un po’ di saliscenti ed in generale il fondo è mediamente sconnesso a prescindere da quale tappa si vuole fare. La difficoltà rimane in ogni caso molto bassa poiché il cammino del viandante è davvero di qualcosa alla portata di un po’ tutti.

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Gli unici problemi possono sorgere in caso di pioggia intensa, cosa che crea dei fondi sdrucciolevoli (che purtroppo ben si accoppiano con cadute rovinose).
In ogni caso le persone meno allenate possono utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi da una parte all’altra, complice anche la linea ferroviaria, gli autobus o i battelli presenti.

Qual è la tappa più complicata da affrontare sul Cammino del viandante?

La tappa più difficile tra tutte quelle del cammino del viandante è senza dubbio quella che da Lierna va a Varenna.

Esiste un passaporto da farsi timbrare ogni volta?

Gli appassionati di cammini saranno molto felici di sapere che il cammino del viandante prevede la presenza di un passaporto ritirabile da far timbrare per ogni tappa del cammino. Questo passaporto del viandante è stato creato grazie agli sforzi promossi dagli enti pubblici coinvolti nella rivalutazione delle vie del viandante ed è immancabile per chi vuole fare, anche in giorni diversi, tutto il percorso di questo cammino.

Il passaporto può essere ritirato presso l’info point ufficiale delle Vie del Viandante; questo infopoint si trova all’interno dell’ufficio informazioni turistiche di Lecco, presso Piazza XX Settembre all’interno del Palazzo delle Paure. L’ufficio turistico in questione può essere contattato al numero di telefono 0341 295 720 durante i giorni feriali.

Esistono anche altri punti di distribuzione per il passaporto del viandante: qui è possibile trovare la lista completa di luoghi.

Qual è il miglior momento per partire lungo il sentiero del viandante?

sentiero varenna

La particolare posizione del sentiero del viandante ne rende la percorrenza possibile durante il corso di tutto l’anno, complice anche le basse altitudini alle quali si trovano le varie tappe.
Questo significa che sia d’inverno che d’estate il percorso è attraversabile dall’inizio alla fine, a patto di vestirsi a strati o di portarsi dietro indumenti impermeabili.

Primavera e autunno, in generale, restano i momenti migliori per affrontare il percorso complici le temperature miti ed in generale la bella atmosfera che si respira. Non tutto il percorso è ombreggiato e pertanto affrontarlo durante il periodo estivo, specie con le altissime temperature di questi anni, potrebbe non essere la scelta più azzeccata per la salute personale.

Quali sono i segnali da seguire per potersi godere il percorso?

Per permettere a chiunque di seguire il percorso come meglio crede, gli autori del progetto Le vie del viandante hanno posato a terra dei segnavia adesivi di colore bianco e blu che permettono un po’ a chiunque di orientarsi lungo il percorso in entrambe le direzioni di percorrenza.

La storia del sentiero del viandante

villa sul lago di como

Sembra che il sentiero del viandante abbia una storia piuttosto particolare che non riguarda in alcun modo gli eserciti che nel corso dei secoli hanno creato molte delle strade attuali.
Il sentiero del viandante è piuttosto un percorso del quotidiano, utilizzato dagli abitanti locali per il commercio e per il lavoro.

Una vera e propria cicatrice su terra che unisce il mondo del lago con quello della montagna, con nel mezzo curve, anse, salite e discese circondati da un panorama meraviglioso

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