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“Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare”. Così, quasi due secoli fa, il poeta francese Alphonse de Lamartine racchiuse in un’unica frase lo spirito della città turca. E ad oggi non si può certo dire che le cose siano cambiate. Se vi state chiedendo cosa fare a Istanbul, beh sappiate che il vostro viaggio sarà ricco di soprese e sospeso tra passato e futuro.

Istanbul è infatti una delle città più importanti al mondo, culla di arti, crocevia di popoli, culture e religioni, con alle spalle un passato degno di nota. Un tempo era conosciuta sotto il nome di Costantinopoli prima e di Bisanzio dopo. È stata capitale di tre imperi, quello romano, quello bizantino e quello ottomano, aiutando a plasmare dai suoi palazzi la storia dell’umanità.

Oggi Istanbul si sta trasformando sempre più in una megalopoli tra le più popolose al mondo, acquistando ancora una volta un ruolo chiave nella politica mondiale. Ma nonostante ciò, non ha mai perso la sua vera anima fatta di tradizioni e scambi.

Un po’ Europa, un po’ Asia, Istanbul è una città in cui ritrovare le tracce di casa e allo stesso tempo lasciarsi trasportare da nuovi stimoli, nuove atmosfere e suggestioni. Iniziamo quindi il nostro viaggio nella città dei desideri del mondo alla scoperta delle sue meraviglie!

Basilica di Santa Sofia

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Il nostro viaggio tra le cose da vedere a Istanbul in Turchia inizia dal quartiere di Sultanahmet, centro storico e cuore pulsante della vecchia Costantinopoli. La penisola, stretta tra il Mar di Marmara, il Bosforo e il Corno d’Oro, è il nucleo fondante della città, ricco di monumenti di straordinario interesse artistico e umano. Sultanahmet può anche essere visitato a piedi con la giusta organizzazione, oppure può essere scoperto sfruttando il trasporto pubblico e i nostalgici tram rossi.

La Basilica di Santa Sofia, o Aya Sofya, è una delle costruzioni religiose più maestose mai realizzate. Fortemente voluta da Giustiniano, i lavori della basilica cristiana iniziarono nel 532. Poco meno di un secolo dopo la struttura venne convertita in moschea con la conquista di Costantinopoli da parte dell’impero ottomano. Dal 1935 però Santa Sofia non è più un luogo di culto, ma un vero e proprio museo carico di fascino.

Per quanto gigantesca, la Basilica all’esterno può sembrare eccessivamente austera, quasi militaresca, con i suoi mattoni e le forme perfettamente geometriche. L’interno lascia però senza fiato. Il visitatore è accolto da un tripudio di marmi policromi e materiali preziosi. L’immensa cupola di 831 metri di diametro dà grande respiro all’intero complesso e vi lascerà con il naso sospeso in aria per parecchio tempo!

All’interno della basilica potrete ammirare addirittura delle colonne provenienti da templi egizi, oltre agli scintillanti mosaici distintivi dell’epoca bizantina, all’arte calligrafica ottomana e alle splendide tombe imperiali.

Moschea Blu

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A pochi passi di distanza dalla Basilica di Santa Sofia, troviamo il secondo edificio religioso più importante di Istanbul, la Moschea Blu o Sultanahmet Camii. La costruzione di questa moschea inizio intorno al 1609 su decisione del sultano Ahmet I che incaricò l’architetto Mehmet Aÿa di realizzare un’opera più maestosa e stupefacente di Santa Sofia.

L’idea era quella di dare al popolo qualcosa di così bello da dimenticare le difficoltà politiche e militari che l’impero stava affrontando. Per riuscirci il sultano pescò a piene mani dalle finanze pubbliche e decise davvero di esagerare, commissionando ben sei minareti, come quelli ammirabili a La Mecca.

Il risultato è a dir poco d’effetto. Tutto l’edificio è estremamente armonico, anche all’esterno. L’interno della Moschea Blu è invece un gioco di forme aggraziate, con la grande cupola che domina il centro della struttura, circondata da altre quattro semi cupole. Ma la vera attrattiva sono le ventimila piastrelle in ceramica Iznik dove il blu, il verde e il turchese creano suggestivi giochi di luce con le 260 finestrelle aperte sulla cupola, spettacoli unici e diversi a tutte le ore del giorno.

Palazzo Topkapi

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Continuiamo il nostro tour per il quartiere di Sultanahmet, spostandoci dai centri di potere religioso a quelli politici. La visita al Palazzo Topkaki è quasi obbligatoria in qualsiasi viaggio a Istanbul.

Il complesso era infatti la sede dell’impero ottomano, da cui i sultani hanno governato per oltre quattro secoli, andando via via a modificare la struttura stessa dell’edificio. Oggi è il museo più importante della città in cui poter toccare con mano la storia e la cultura di Istanbul e della Turchia.

Oggi il Palazzo Topkapi appare  come un labirinto di piccoli edifici raccolti intorno ai cortili principali. Tutte le stanze hanno qualcosa da raccontare, persino le immense cucine, il lussuoso harem, la stupefacente sala del tesoro imperiale, la biblioteca di Ahmet III e il padiglione del Sacro Mantello, dove sono conservate le reliquie del profeta Maometto.

La visita al Palazzo Topkapi potrebbe impiegarvi un intera giornata e ne varrebbe davvero la pena. Potete però anche decidere di farvi accompagnare da una guida per visitare soltanto i punti di maggiore interesse.

Da non perdere però l’incredibile vista strategica sullo Stretto del Bosforo, il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che si allunga fino al Mar Nero e al Mar Mediterraneo e che ha permesso all’impero ottomano di regnare coì a lungo.


 


Cisterna Basilica

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La Cisterna Basilica è uno dei siti più affascinanti e conosciuti di Istanbul. L’abbiamo vista in numerosissimi film, proprio perché è una location unica e spettacolare, tra le attrazioni più visitate di tutta la città.

L’idea di trasformare un’antica e abbandonata basilica pagana in una cisterna per migliorare l’approvvigionamento idrico della città fu sempre dell’imperatore Giustiniano. I lavori impiegarono oltre mille schiavi, che seppero utilizzare al meglio gli spazi a loro disposizione, recuperando anche le colonne e i capitelli che trovarono tra le rovine.

La Cisterna Basilica è lunga 140 metri per 70 di larghezza e ha una capienza di 80.000 metri cubi d’acqua. Oggi però è stata per la maggior parte svuotata. Infatti, dopo secoli di abbandono fu restaurata negli anni ’80 del ‘900 e aperta ai visitatori.

Il luogo è illuminato in una maniera sapiente che lo rende ancora più incredibile. La visita alla cisterna è una delle esperienze da non lasciarsi sfuggire a Istanbul per nulla al mondo!

Ippodromo di Costantinopoli

A dispetto del nome, la visita all’Ippodromo di Costantinopoli non sarà fatta di corse di cavalli e scommesse. Ci troviamo ora nel distretto di Faith, una delle suddivisioni di Sultanahmet, a pochissimi passi dalla Moschea Blu.

L’Ippodromo fu costruito quando la città si chiamava ancora Bisanzio e veniva considerata la “Nuova Roma dell’Oriente”. Rimase in voga fino all’epoca della quarta crociata, quando venne abbandonato e reso una cava. L’imperatori ottomani però tenevano in grande considerazione questo luogo, tanto da usarlo in doppia funzione sia per assemblee politiche che per gare sportive.

Oggi l’Ippodromo è la piazza più grande e importante della città dove si possono ammirare alcune delle strutture originali, come l’ Obelisco di Teodosio. Realizzato in granito, fu trasportato dall’Egitto sino a Costantinopoli ed è decorato con bassorilievi che raccontano la via di Teodosio I.

Grand Bazaar

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Immancabile tra cosa fare a Istanbul è una passeggiata nel suo Grand Bazaar. Kapalı Çarşı non è infatti un semplice mercato coperto, ma è il più grande non solo della Turchia, ma del mondo intero! Si estende per un’area di oltre 30.000 metri quadrati, vanta 17 porte d’ ingresso e 4000 negozi, ristoranti, banche e hamam.

Definire il Gran Bazar un tempio del commercio è riduttivo. È un luogo di una bellezza unica, in cui si può trovare davvero di tutto, scoprire la magia e i riti dell’artigianato locale e ammirare più da vicino la vita quotidiana della società turca.

Nato da un primo nucleo di poche bancarelle si è espanso sino a diventare una piccola cittadina, in cui ogni strada porta il nome del tipo di attività commerciali che si possono trovare lì.

È facile perdersi tra queste vie apparentemente tutte uguali, trascinati insieme agli altri visitatori dalla confusione e dal marasma di voci, colori, odori e sapori. Farsi accompagnare da una guida non è assolutamente una cattiva idea, ma il consiglio da non sottovalutare mai è di stare sempre attenti ai borseggiatori!

Torre di Galata

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Lasciamoci alle spalle la città antica e attraversiamo letteralmente il Corno d’Oro, per inoltrarci nel quartiere più moderno di Istanbul.

Per farlo dobbiamo camminare sul Ponte di Galata, un ponte che ha alle spalle una lunghissima storia. Il primo ponte infatti fu costruito in legno prima del V secolo ed è stato modificato più e più volte. Ai progetti della ricostruzione collaborarono persino i nostrani Michelangelo e Leonardo da Vinci! Oggi il Ponte di Galata è percepito come uno dei simboli della città, del suo multiculturalismo e dell’incontro tra tradizione e progresso.

Una volta percorso ci ritroviamo dall’altra parte ai piedi della Torre di Galata. Proprio come il ponte, anche la torre ha una lunga storia alle sue spalle e ha subito numerosi rimaneggiamenti. La prima Torre di Galata fu costruita a scopo difensivo ad opera dei genovesi nel 1348 e andava sotto il nome di Torre di Cristo.

Dopo la conquista ottomana divenne prima una prigione, poi un’osservatorio astronomico e in seguito una torre di avvistamento incendi fino al ‘900.

La Torre di Galata, con i suoi 66 metri d’altezza, è oggi una delle attrazioni preferite dai visitatori di Istanbul. Infatti, un moderno ascensore conduce sino alla terrazza panoramica per ammirare la città in tutto il suo splendore. Inutile dire che il momento migliore per salire in cima è il tramonto, quando le luci colpiscono in modo suggestivo gli alti edifici storici e il canto dei muezzin avvolge ogni cosa.

Tante altre cose da vedere e fare…

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Siamo giunti alla fine di questo articolo e dei nostri suggerimenti su cosa fare a Istanbul in due giorni. Il tempo a disposizione è sufficiente per riempirsi gli occhi delle meraviglie della città sul Bosforo, ma purtroppo non abbastanza per ammirare tutto.

Infatti c’è ancora tanto altro da vedere a Istanbul, dal Museo di Archeologia a quello d’arte moderna, oltre il Ponte di Galata. Dalla chiesa di San Salvatore in Chora, alla Moschea di Solimano, capolavoro dell’architetto Mimar Sinan, passando per Piazza Taksim.

La voglia di partire e immergersi nelle atmosfere di questa città, di perdersi tra le sue strade, i quartieri e i ristoranti tipici, è tanta. Se vi piacerebbe viaggiare a metà tra l’Europa e l’Asia in compagnia di nuovi amici, scoprite il viaggio che Meeters ha organizzato per voi a Istanbul.