In questo articolo ti spiegheremo perché dovresti partire per delle escursioni nel Lazio, uscendo dall’equazione che la identifica sempre e soltanto con Roma, città fra le più belle al mondo.
Questa regione del Centro Italia infatti ospita tantissimi tesori, e tanti itinerari affatto scontati da percorrere.
Dal Monte Circeo alla Tuscia, dai sentieri benedettini alla Via Appia Antica e quella Francigena, il Lazio porta con sé importanti pezzi di storia non solo dell’antica Roma ma dell’umanità intera.
Tra parchi immersi bella natura e siti circondati da leggende, tra cammini devozionali e gite in mountain bike, il Lazio offre un panorama variegato sia per gli escursionisti più navigati che per le famiglie in cerca di una vacanza tranquilla ma diversa dal solito.
Si tratta di una terra dal fascino antico, da esplorare in lungo e largo. Non te ne pentirai.
Visitare il parco di Veio
Quest’area naturale unica dal punto di vista storico-naturalistico si estende per 15 mila ettari ed è attraversata, per 99 chilometri, da innumerevoli sentieri con diverse lunghezze e caratteristiche. Fra tutti, ben segnalati e curati, c’è quello che si unisce alla Via Francigena.
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Cosa puoi vedere al Parco di Veio? Prima di tutto i reperti e testimonianze archeologiche dell’antica Veio, città etrusca che diventò poi romana. Di quest’ultima dominazione infatti troverai un una villa romana.
I sentieri che lo attraversano sono circondati dal tufo. Di questa roccia sono fatti i Fossi della Crescenza, della Torraccia e della Vachetta.
Il tufo s’inserisce in un ecosistema dotato di in un microclima caratterizzato dal fresco e dall’umidità che si rivela adatto per una vegetazione ricca di pozze, stagni e forre, ma anche di specie arboree come l’agrifoglio e la felce.
Il clima è favorevole anche alla presenza di una variegata fauna, popolata, oltre che da istrici, lupi, volpi e cinghiali, da specie anfibie di ogni tipo.
Camminare al Parco di Veio significa imbattersi nel Ponte Sodo, di epoca etrusca, costruito sul fiume Crèmera, e nel Santuario di Portonaccio. Questo è un luogo molto noto perché era la sede di una statua del dio Apollo, che puoi trovare oggi nella Capitale, al Museo Nazionale di Villa Giulia.
Il Cunicolo Olmetti, invece, è alla base di una cascata che potrai ammirare dirigendoti verso una località chiamata La Selvotta, Qui è presente un laghetto che d’inverno si colora di rosa. Tutto merito dell’Azzolla Filiculoides, una rara pianta d’acqua.
Sentieri da e verso il Parco di Veio
I Sentieri che partono e arrivano al Parco di Veio sono tantissimi, come le sue entrate.
Prima di tutto, la via Flaminia ti immette nella Sacrofanese – Cassia. Proseguendo per questa strada, superando l’Arco di Malborghetto si entra nei sentieri di Monte Musino.
Poi la via Cassia, che porta diretti a Isola Farnese e all’Area Archeologica di Portonaccio; c’è poi la via Formellese che ti spinge verso due direzioni: le Valli del Sorbo e la via Francigena.
Escursioni nella valle dell’Aniene
Siamo fuori Roma. La valle del fiume Aniene è un luogo meraviglioso, ricco di elementi fluviali ma anche di delizie panoramiche e testimonianze storiche.
Il percorso, in discesa e quindi abbastanza semplice, alla portata di tutti, inizia a Jenne e finisce a Subiaco, o viceversa.
In questo percorso s’incontrano importanti monumenti di arte sacra, soprattutto Monasteri Benedettini. Da Subiaco infatti si può percorrere un’intera via dedicata ai monasteri.
Partendo da Jenne, si segue la valle, ricca di punti panoramici, che segue il fiume Aniene e un sentiero detto Sentiero Coleman, che attraversa un bosco e porta alla Mola Vecchia, dove fermarsi a visitare le Grotte dell’Inferniglio.
Dopo la Mola Vecchia e un’ora di viaggio, vi consigliamo di procedere verso il suggestivo Lago di San Benedetto. Questo specchio d’acqua è l’unico sopravvissuto nella villa di Nerone, oggi ridotta a rovine. Si narra che l’imperatore amasse pescare proprio in questo lago, armato di una rete d’oro.
Una volta giunti nelle vicinanze di Subiaco sarete nel bel mezzo dei Sentieri dei Monasteri: questi vi porteranno ad ammirare il già citato Monastero di Santa Scolastica e quello di Sacro Speco.