Fioritura a Castelluccio di Norcia: uno spettacolo di colori e di profumi

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La Fioritura a Castelluccio di Norcia è uno degli spettacoli naturali più affascinanti e suggestivi che ci regala, ogni anno, questa zona dell’Umbria.

Castelluccio è un borgo meraviglioso che si trova a circa 30 chilometri da Norcia. Viene chiamato anche “Il tetto dell’Umbria” o “Piccolo Tibet”, grazie alla sua posizione che spicca in cima a un colle alto oltre 1.400 metri, sui Monti Sibillini.

Oltre per il suo fascino storico, oggi Castelluccio di Norcia è famoso in tutta Italia per la splendida e spettacolare fioritura. Essa avviene in tarda Primavera (tra la fine di maggio e gli inizi di luglio) sulla cosiddetta Piana di Castelluccio.

Si tratta di un’area di circa 15 chilometri quadrati e costituita da tre zone pianeggianti, ovvero Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto. Qui, tutti gli anni, fioriscono contemporaneamente una serie di piante che regalano uno spettacolo unico di colori e sfumature.

Dai fiori delle lenticchie ai fiordalisi, dalle genziane alle margherite, fino ai narcisi e ai papaveri, contribuiscono a trasformare la distesa in un’esplosione di colori degna di un’opera d’arte pittorica.

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Castelluccio di Norcia: un po’ di storia

Prima di assumere il nome attuale, Castelluccio di Norcia si è anche chiamato Castello dei Senari e Castel di Monte Precino. Quello che oggi è il cuore del borgo è nato nel XIII secolo, seppure alcuni studi ipotizzino che possa essere stato fondato anche secoli prima, ai tempi degli antichi romani.

Il suo nome deriva dalla presenza di antico castello che serviva per controllare le vie d’accesso e quelle di comunicazione tra la Valle del Tronto e quella del Nera. Inoltre, segnava un confine molto importante tra le attuali regioni di Umbria e Marche.

Del primitivo abitato di Castelluccio di Norcia, oggi rimane soltanto la porta di ingresso che sfociava sulla piazza dove si ergeva la Chiesa di Santa Maria Assunta. Sulla parte più alta del castello, denominata cassero, si trovava un edificio fortificato dove venivano raccolte sia le armi sia le provviste.

Proprio attorno a esso cominciarono a sorgere le prime abitazioni che fecero del castello il cuore della vita del piccolo agglomerato. La coltivazione dei terreni circostanti divenne, presto, il principale sostentamento della popolazione, insieme alla pastorizia.

La battaglia del Pian Perduto

Grazie ai suoi terreni generosi e alle coltivazioni abbondanti, presto Castelluccio cominciò ad attirare l’attenzione della vicina Norcia. Nel 1346, i governatori della città designarono 16 divisori che ripartirono tutta la zona, compresi prati, boschi e terreni coltivati, tre le famiglie più ricche.

Nel giro di poco più di un secolo, Norcia si impadronì, praticamente, di tutti i territori, scatenando la reazione degli abitanti del vicino comune di Visso. Il culmine dei contrasti sfociò il 19 luglio del 1522 nella battaglia del Pian Perduto, durante la quale l’esercito norcino fu sconfitto dalla gagliarda ed eroica resistenza di appena 600 soldati locali. Lo scontro pose fine a secoli di contrasti, sancendo la pace e la prosperità della zona che presto divenne uno dei luoghi più ricchi dell’intera regione.

Arrivando a tempi più recenti, Castelluccio di Norcia è stato uno dei borghi più colpiti dal terremoto del 2016 che lo ha quasi raso al suolo. Sia il campanile sia l’intera chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente distrutti, come gran parte delle case.

Tuttavia, si sta mettendo in pratica un piano di ricostruzione che permetterà all’antico borgo di rinascere e di avere costruzioni a prova di terremoto. Il progetto è stato presentato dall’Università di Perugia e prevede la costruzione di due piattaforme antisismiche. La spesa stimata è intorno ai 6 milioni di euro, comprenderà entrambe le parti in cui è diviso il paese e si estenderà di circa 6000 metri quadri.

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Quando comincia la Fioritura a Castelluccio di Norcia?

Dalla fine di maggio fino ai primi giorni dell’estate, Castelluccio di Norcia diventa una meta molto gettonata dai turisti, soprattutto da coloro che amano la Natura e la fotografia.

In questi giorni, infatti, la Natura si risveglia e regala questa straordinaria fioritura che trasforma la vallata in un tappeto di colori e di profumi intensi. Naturalmente, è impossibile stabilire i giorni precisi in cui avviene la fioritura, perché molto dipende dalle condizioni climatiche.

All’inizio della fioritura, i campi si colorano di un giallo intenso, merito della senape selvatica che, tradizionalmente, è la quella che inaugura lo straordinario evento. A chiusura, invece, si possono ammirare le sfumature viola del fiordaliso, ultima pianta a fiorire che sugella la conclusione del fenomeno.

Ogni anno, migliaia di appassionati (si stimano circa 40.000 presenze annue) si recano a Castelluccio di Norcia per immortalare la Fioritura e scattare qualche foto in grado di raccontare questo evento secolare. Ogni anno, infatti, esso riserva sempre nuove sorprese ed è in grado di meravigliare con nuovi effetti cromatici.