Gite in Lombardia: 4 percorsi animati da castelli e rocce fatate

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Organizzare delle gite in Lombardia è molto semplice. Questa regione del nord Italia infatti offre tante bellezze e luoghi da visitare con i tuoi amici o la tua famiglia, compresi i bambini, in ogni periodo dell’anno.

Dai laghi più famosi a suoi parchi, dalle ville ai castelli, passando per città e borghi, i siti e le località che puoi esplorare in Lombardia sono numerosi ed estremamente diversi tra loro.

Sia che tu abbia intenzione di fare un’uscita alla volta della cultura o una passeggiata a contatto con la natura, non resterai deluso.

Proprio perché il patrimonio naturalistico e culturale lombardo è molto ricco, non ci è del tutto possibile essere esaustivi.

In questo spazio te ne mostreremo solo una parte, dandovi idee e consigli su percorsi e gite fuori porta per trascorrere un weekend in questo territorio, magari in gruppo.

Il Sentiero del Viandante, sul Lago di Como

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Una gita al Lago di Como è un grande classico che dà sempre soddisfazioni. La sua bellezza non è mai banale. In questo caso, ti proponiamo la zona est del bacino, in un itinerario di trekking immerso in un territorio fatto di castagneti, ulivi e borghi abbandonati.

Da Lecco a Morbegno, in provincia di Como, il Sentiero del Viandante rincorre, per circa 75 chilometri, la parte orientale del Lago in questione.

Questo percorso è formato da più tappe, percorribili anche in treno se non si è allenati a sufficienza.

Tuttavia, farlo a piedi si rivela ben più entusiasmante, perché consente di percorrere un antico itinerario. Con questo ci riferiamo al tracciato delle mulattiere che in passato veniva attraversato dai contadini e pescatori.

Nelle sue varie diramazioni era percorso anche da pellegrini e viandanti, per via della presenza di chiese e monasteri che garantivano loro ospitalità.

In questo percorso sono apprezzabili, tra l’altro, il Castello di Vezio e la Chiesa di San Pietro.



Un’attrazione naturalistica del Sentiero del Viandante è, infine, un canyon secolare che porta il nome di Orrido di Bellano, scavato nella roccia dal fiume Pioverna.

La Riserva Naturale delle Piramidi di Zone

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Quest’area naturale protetta molto particolare si trova in provincia di Brescia, nella Valle Camonica. Deve il suo particolare nome alle grandi strutture rocciose che la abitano, e di cui sono la principale attrazione.

Questi massi secolari sono nati dall’erosione dell’acqua e si sviluppano verso l’alto come dei cilindri a punta. Alcuni sono davvero immensi. La roccia più alta in assoluto della Riserva, infatti, raggiunge i 30 metri di altezza.

Non sono solamente le dimensioni ad attirare i visitatori. Sollevandosi su un terreno argilloso e sovrastando un paesaggio affollato da una fitta e silenziosa boscaglia, le Piramidi di Zone sono capaci di evocare una dimensione sovrannaturale. Per questo motivo sono note anche come “fate di pietra” o “camini delle fate”.

Il percorso che attraversa la Riserva è ad anello e non difficoltoso, ma occorre tener presente che vi sono dei dislivelli che potrebbero mettervi alla prova. Allo stesso tempo però, è disseminato di punti panoramici mozzafiato che ripagano tutta la fatica impiegata durante la camminata.

Ma, oltre alle Piramidi, la caratteristica più intrigante di questo luogo è che l’erosione è ancora in corso. Questo fenomeno è visibile nella formazione continua di nuovi canyon e nella distruzione di quelli più antichi.

Per questo motivo, visitare la riserva di Zone significa poter assistere allo spettacolo della natura in movimento, dal vivo e con i propri occhi.

In gita alle ville e ai castelli della Lombardia

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Una delle ville più note ed evocative della Lombardia è quella del Balbianello in provincia di Como, come anche la Villa d’Este.

Qui vogliamo segnalarvene due in provincia di Milano.

Vi porteremo a spasso nel tempo, in un’immersione totale nello stile barocco e in epoche dominate dagli sfarzi nobiliari e di corte.

La Villa Arconati e la Villa di Litta

La prima residenza di cui vogliamo parlarvi è Villa Arconati. Situata a Castellazzo di Bollate, è conosciuta anche come “la piccola Versailles”.

Questo suo soprannome è più che una garanzia: la villa è una reggia vera e propria che si erge sul parco delle Groane.

Qui risiedeva la ricca famiglia degli Arconati, e ancora oggi è in grado di evocare i fasti e la magnificenza tipiche delle feste del Settecento, con i suoi interni e giardini lussuosi.

A farla da padrone, all’esterno, sono i suoi labirinti e i laghetti, come pure le fontane e i giochi d’acqua. Quanto a ricchezza, i suoi saloni non sono da meno. Tra questi vi è la Sala di Fetonte che, progettata in onore dell’omonimo mito greco, custodisce dei veri e propri tesori artistici.

Anche la Villa Borromeo Visconti Litta è una residenza barocca e dall’aria fastosa. Nasce nel XVI secolo e si trova a Lainate.

Il suo giardino ospita un ninfeo, un complesso di grotte artificiali, mosaici e sculture di arte barocca. Fu voluto dal suo fondatore, Pirro I Visconti Borromeo, che lo trasformò in un punto di attrazione per chiunque lo visitasse.

Ancora oggi, infatti, questo ninfeo offre un incantevole spettacolo di giochi d’acqua.

I castelli di Malpaga e Pandino

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Tra i castelli, vi suggeriamo di recarvi, oltre all’arcinoto Castello scaligero di Sirmione, al Castello di Malpaga, in provincia di Bergamo, e al Castello di Pandino, nel cremonese.

Il primo è una fortezza risalente al XV secolo. Lo circondano un fossato e delle mura merlate fortificate a protezione del borgo omonimo.

Il piccolo centro vive immerso nella sua importante storia medievale con rievocazioni della vita di corte e delle cene fastose che la caratterizzavano.

L’interno del Castello è ricco di mobili d’epoca, decorazioni e antichi affreschi rinascimentali dal valore inestimabile.

Anche la seconda delle nostre proposte, il Castello di Pandino, è di epoca medievale e si accompagna a Gradella, un borgo dall’aria bucolica.

Fu la residenza di caccia di Bernabò Visconti, signore di Milano e di diverse province lombarde a metà del Trecento.

All’epoca, il castello era decorato in ogni lato e angolo. Ancora oggi si possono ammirare le decorazioni architettoniche come il biscione, lo stemma identificativo della famiglia dei Visconti e quello della scala legato alla moglie di Bernabò, che apparteneva al ramo signorile veronese della Scala.

Sono ammirabili anche degli affreschi in ottimo stato, tra cui due raffigurazioni sacre fondamentali per la storia del castello. Una è quella che raffigura Sant’Antonio Abate e l’altra San Cristoforo, che all’epoca svolgevano la funzione di protezione degli abitanti del castello.

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