La Via degli Dei: una passeggiata da Bologna a Firenze

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La Via degli Dei è un percorso ideale per chi ama il trekking e la mountain bike e che collega Bologna a Firenze. Considerata una delle principali attrazioni dell’Appennino Tosco-Emiliano, offre a chi ama la Natura l’opportunità di scoprire la straordinaria bellezza di territori antichi e ricchi di storia e di fascino.

Si tratta di un cammino ideale per giovani e adulti, per gruppi di amici e famiglie, durante il quale è possibile godersi alcuni degli scorci più belli della zona e visitare borghi in cui il tempo sembra essersi fermato.

Dopo anni di abbandono, negli anni ’90 la Via degli Dei è stata ricostruita, riportando alla luce le antiche pavimentazioni stradali vecchie di secoli. Ora costituisce un suggestivo percorso che attraversa luoghi di interesse storico e naturalistico e che raggiunge quota 1000 metri sopra il livello del mare.

la via degli dei

Via degli Dei: cenni storici

La Via degli Dei affonda le sue radici al tempo degli Etruschi, quando sul crinale tra Setta e Savena sorgeva una strada che congiungeva Fiesole con Felsina e che veniva sfruttata per sviluppare il commercio e potenziare il dominio sulla Pianura Padana.

Durante il periodo dei Romani, invece, la Via degli Dei divenne la strada principale che permetteva alla colonia di Bononia di usufruire di un collegamento che da Arezzo arrivava fino a Roma. La strada fu costruita nel 187 a.C. sul precedente tracciato etrusco e venne denominata Flaminia Militare.

Arrivando al Medioevo, la via non cessò di essere utilizzata, sia a piedi sia a cavallo e, anzi, era considerata il percorso più agevole per attraversare questo tratto di Appennino. Tuttavia, il lastricato romano, ormai sommerso dalla vegetazione, fu sostituito da una stretta mulattiera senza pavimentazione.

Infine, dopo secoli di abbandono, alla fine degli anni ’70, in seguito al ritrovamento di un’antica moneta romana, la zona tornò a essere luogo di scavi ed esplorazioni che riportarono alla luce l’antica strada e a tracciare, nell’arco di trent’anni, l’itinerario originario.

Perché si chiama Via degli Dei

Come successo per tante altre strade, anche la Via degli Dei deve il suo nome alle località che attraversa. Nello specifico, il suo itinerario di circa 130 chilometri tocca diversi luoghi il cui nome è ispirato ad antiche divinità pagane. Tra queste, il Monte Adone, il Monzuno (conosciuto anche come monte di Giove), il Monte Venere e il Monte Luario.

Tra tutte le località, il Monte Adone è, sicuramente, il più rappresentativo per chi percorre la Via degli Dei. È caratterizzato da aride praterie e da rade specie legnose mediterranee come il leccio e l’alaterno.

Inoltre, sulla sua vetta a 654 metri sul livello del mare sono presenti alcune delle attrazioni più affascinanti del percorso, tra cui le due Grotte delle Fate, la Grotticella e il Cunicolo Pozzo.