Affrontare la fine di un rapporto è sempre difficile e doloroso, ma quando la separazione coinvolge anche i figli le cose si complicano. La decisione viene rimandata il più possibile per non ferire i sentimenti dei bambini, con il rischio però di acuire i conflitti e rendere i problemi di coppia ancora più ardui da affrontare. Quando si arriva infine alla rottura è perché la situazione non è più sostenibile e si è sfiancati dalla rabbia e dalle incomprensioni.
I genitori hanno ben chiari i motivi che hanno portato alla rottura, ma per i bambini questi possono non essere altrettanto chiari e la transizione da un nucleo familiare unito ad uno diviso può creare molte difficoltà. In questo articolo vi aiuteremo a capire quali sono le conseguenze di una separazione con figli, cosa si può fare per rendere lo scioglimento della famiglia meno traumatico per i bambini e per aiutarvi e aiutarli ad andare avanti.
Cosa succede quando il nucleo familiare si scioglie
Inevitabilmente le conseguenze di una separazione si ripercuotono sui figli che si ritrovano senza capire il perché in mezzo ad una conflittualità continua e a dei disagi e a dei sentimenti che non riescono a comprendere.
Di fronte ad un cambiamento così drastico in mamma e papà la maggior parte dei figli vengono assaliti da paure, tristezza e sensi di colpa che se non vengono adeguatamente seguiti possono avere importanti ripercussioni nella crescita, nel comportamento e nella salute dei bambini.
. Colti a loro volta dall’ansia e dalla paura possono non riuscire a prendere in mano la situazione come necessario.
Le separazioni e i divorzi vengono a tutti gli effetti percepiti come la morte di una persona amata. Quindi tra le conseguenze diuna separazione con figli vi è il lutto.
È un evento questo che accompagnerà i figli per tutta la vita, ma va seguito al meglio soprattutto all’inizio. Il lutto si articola su più di un livello, con tappe e fasi da superare. Il grado con cui questo impatta le persone è sempre variabile, l’importante è però essere sempre presenti. Cosa fare quindi?