Ci sono dei luoghi in cui il cibo non è solo sostentamento, ma soprattutto cultura. Luoghi in cui mangiare è un’esperienza di benessere completa e che coinvolge tutti i cinque sensi. Le malghe in Trentino Alto Adige sono uno di questi luoghi, idilliache strutture incastonate tra verdi prati e alte cime montane, dove ogni estate le tradizioni si rinnovano immutate. Scoprite con noi la magia di questi luoghi dove cucina e natura sono un’unica cosa!
Cosa sono le malghe?
Le malghe sono strutture molto diffuse in altura nella regione del Trentino Alto Adige. A prima vista possono sembrare semplici baite o rifugi di montagna, ma al loro interno nascondono un insieme di rituali che lottano ancora oggi per restare in vita.
Le malghe sono infatti un tassello fondamentale di una tradizione che si rinnova ogni estate in montagna: l’alpeggio. Nei mesi più caldi, quando le vallate si riempiono di verde e fioriscono, da secoli l’uomo sposta la sua attività in quota. I pascoli si trasferiscono quindi nelle alture, dove mucche, pecore e caprette sono libere di pascolare all’aria aperta e possono trovare erba più genuina e fresca da mangiare, insieme ad acqua in abbondanza. Questo importante cambiamento di alimentazione e movimento permette poi di produrre latte più saporito e quindi formaggi più pregiati.
Anche l’attività di caseificazione di conseguenza segue lo spostarsi degli animali, trasferendosi a monte. Le stalle per il bestiame e i locali dove si svolge la mungitura e la lavorazione del latte prendono il nome di malghe e il pastore di malgaro.
La tradizione dell’ alpeggio è ancora oggi fondamentale per il mantenimento dell’ambiente e consente di conservare e tutelare i pascoli, contro l’avanzata dei boschi. Le malghe sono quindi diventate strutture non soltanto di produzione, ma anche mete del turismo all’insegna dello slow food. L’intento è quello di promuovere il territorio, le tradizioni antiche e soprattutto la cucina locale, mantenendoli in vita e facendoli conoscere e rispettare.