Una classifica dei migliori film di viaggio può essere utile a scoprire o riscoprire pellicole diventate cult o che sono state sottovalutate da critica e pubblico. Fin dalle sue origini, il cinema ha strizzato l’occhio all’avventura e al viaggio, strumenti ideali per raccontare storie avvincenti e appassionanti.
Film in grado di far viaggiare lo spettatore con la fantasia, di fargli scoprire luoghi ricchi di fascino e suggestione e di coinvolgerlo in avventure fino ai confini del mondo. Tra viaggi alla ricerca di sé stessi fino a itinerari all’insegna dello spirito libero, il cinema ha offerto e offre ancora oggi storie in grado di trasportarci in posti incredibili, da cui non vorremmo tornare.
Migliori film di viaggio: Easy Rider
Si tratta di uno dei maggiori cult del cinema americano, in grado di aprire una nuova fase nell’industria hollywoodiana e che ha consacrato sul grande schermo attori del calibro di Jack Nicholson, Peter Fonda e Dennis Hopper.
La storia è quella di due hippies che, dopo aver consegnato un carico di droga, decidono di investire il ricavato in un viaggio in moto verso New Orleans, dove si tiene la festa del “Mardi Gras”. Durante il tragitto, i due incontreranno diversi personaggi che segneranno le loro vite e li accompagneranno lungo questa straordinaria avventura.
Candidato a due Premi Oscar, il film viene considerato un western moderno, dove le moto, in particolare i chopper, prendono il posto dei cavalli. A conferma di ciò, al suo interno si trovano diversi richiami a personaggi storici come Billy the Kid e Wyatt Earp. Il viaggio, invece, viene inteso come esperienza esistenziale e lisergica, che permette ai due protagonisti di avere dalla vita ciò che, fino a quel momento, avevano inutilmente cercato.
I diari della motocicletta
Rimanendo in sella alle due ruote, tra i migliori film di viaggio c’è questo lavoro diretto da Walter Salles nel 2004. Al centro delle vicende, la giovinezza di Ernesto “Che” Guevara e il suo viaggio in motocicletta insieme all’amico Alberto Granado.
Tra i magnifici paesaggi e le fascinazioni del Machu Picchu, per i due si tratterà di un autentico viaggio iniziatico alla scoperta delle ingiustizie sociali e dei problemi di un Paese devastato dall’iniquità.
Vincitore di un Premio Oscar, il film si propone come racconto di formazione che cambia radicalmente la vita dei due protagonisti. Nel caso del futuro “Che”, lo indirizza verso l’impegno sociale e politico che l’avrebbe fatto conoscere in tutto il mondo.
Migliori film di viaggio: 7 anni in Tibet
Di un viaggio di conversione parla, invece, questo film con Brad Pitt che interpreta Heinrich Herrer, uno scalatore austriaco dalle simpatie naziste. Durante una spedizione per conquistare la vetta di una montagna del Tibet, l’uomo finisce in carcere, ma riesce a evadere in compagnia di un amico. I due viaggiano attraverso la regione e finiscono per arrivare a Lhasa, la città sacra dove il protagonista conosce il Dalai Lama bambino. Fra i due nasce una profonda amicizia che cambierà profondamente il giovane scalatore.
Candidato al Golden Globe, il film è una parabola sulla redenzione. Gli incredibili scenari del Tibet, fanno da sfondo a una storia drammatica che racconta gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso il percorso del protagonista, si propone una riflessione sui dettami del buddismo e sulla cosiddetta “generazione New Age”.
Into the wild, nelle terre selvagge
Tra i migliori film di viaggio, non può certo mancare questo cult ispirato alla vera storia di Christopher McCandless. Scritto e diretto nel 2007 da Sean Penn, narra le vicende di un ragazzo di 22 anni che, dopo la laurea, decide di intraprendere un viaggio di due anni in Alaska, tra terre selvagge e clima estremo. Le difficoltà che dovrà fronteggiare saranno talmente elevate, che l’avventura si concluderà in modo tragico.
Candidato a un Oscar e vincitore di un Golden Globe, questo straordinario e appassionante film è un vero e proprio inno alla libertà e alla ribellione verso la società moderna. Il viaggio è visto come una scelta di vita e come l’unico strumento per rompere le catene che tiene i giovani legati alle consuetudini sociali.