Quando il weekend arriva si è spesso molto stanchi e non sempre si ha abbastanza voglia e coraggio per intraprendere un viaggio in macchina di qualche ora per potersi godere la montagna o il mare. Fare delle passeggiate Treviso, in provincia, può essere un toccasana: la marca trevigiana ed i colli asolani offrono tante occasioni per fare escursioni di gruppo o passeggiate in solitaria: basta sapere dove andare.
Non tutti hanno piena contezza di quanto belli siano i dintorni di treviso, con tantissimi sentieri perfetti per un trekking domenicale.
La provincia di treviso ed i suoi itinerari, però, non sono esattamente notissimi a chi non è un habitué di queste terre a tal proposito arriviamo proprio noi di Meeters!
Organizzando eventi da anni abbiamo fatto una conoscenza sempre più approfondita con i territori a noi limitrofi: questo ci ha permesso di conoscere da vicino tanti scorci altrimenti ignorati; crediamo nell’importanza del migliorare la qualità del proprio tempo libero attraverso la creazione di nuovi ricordi o la nascita di nuove amicizie e sapere dove andare a passeggiare a Treviso può essere risolutivo in questi casi.
Presupposto questo andiamo a scoprire le migliori passeggiate Treviso a massimo qualche decina di chilometri dal capoluogo di provincia.
In giro presso i boschi del montello
In mezzo alla pianura trevigiana c’è un rilievo di modeste dimensioni, una specie di solitaria collina che però sa regalare tantissime sorprese. Posizionato a sud del corso del piave, il Montello (questo il suo nome), nel corso dei secoli è stato scelto in maniera costante come luogo per gli insediamenti umani.
Il suo massimo splendore lo ha ottenuto durante gli anni di dominio da parte della serenissima, che approfittò dei suoi ricchi boschi per ottenere tantissima legna. Il bosco del Montello divenne uno dei luoghi più importanti per il successo della Serenissima e la nascita di leggi ad hoc per tutelarlo ha permesso a parte di questo colle di arrivare in condizioni invidiabili ai giorni nostri.
Il bosco di Montello si può attraversare grazie a un fitto nugolo di strade chiamate prese; basta imboccarne una per ritrovarsi immersi in un’atmosfera bucolica e quasi fiabesca, con qualche grotta o dolina a sorprendere.
La passeggiata, comunque, non è del tutto scevra da elementi di carattere antropico. La collina di Montello durante la grande guerra si ritrovò in prima linea e fu interessata dalla costruzione di opere militari utili per rallentare l’avanzata dell’esercito austro ungarico.
Il paesino dei Murales
Solitamente associamo murales e graffiti a tutto un universo culturale urbano ma ciò non è sempre vero: c’è una triade di borghetti nell’alto trevigiano, ancora più a nord di Vittorio Veneto, che hanno trasformato i murales in un percorso culturale nella sua storia.
Tarzo, Fratta e Colmaggiore sono tre piccoli borghi che complessivamente non arrivano ai 6000 abitanti nelle vicinanze del Lago di Lago (eh si, si chiama veramente così). Passeggiando per le strade di questi tre luoghi, più nello specifico nelle parti vecchie dei vari paesi è possibile imbattersi sulle pareti delle case in grandi murales in diversi stili.
Questi sono stati realizzati da gruppi di artisti a partire dal 2010, quando i comuni si sono uniti nel tentativo di rivitalizzare le parti dei paesi spopolate in seguito al cambiamento demografico. I murales in questione hanno carattere storico, raccontando vari momenti della vita dei paesi utilizzando stili grafici e pittorici differenti.
A corredo di più inutile dire che fare una visita a questi paesi può essere una cosa molto bella da fare: le atmosfere sono gradevoli, l’aria che si respira è buona e la natura è rigogliosa! Fare delle camminate in mezzo al verde è sempre qualcosa che è in grado di riportare il buonumore.
I Mulini di Quinto
Il fiume Sile è un fiume molto importante per questo frammento di veneto, complice la sua portata costante e la sua corrente piuttosto sostenuta. Queste caratteristiche idriche hanno permesso all’uomo di costruire lungo le sponde del fiume diversi mulini nel corso degli anni, con i primi che risalgono ad oltre 1300 anni fa.
Al giorno d’oggi diversi di questi mulini sono perfettamente visibili dall’antico borgo di Quinto di Treviso, nei dintorni del capoluogo di provincia. Al centro di questo piccolo paese ci sono tre mulini, Favaro, Rachello e Bordignon, che versano ancora in condizioni ottime grazie alla loro attività che è continuata fino all’inizio degli anni duemila.
Una volta arrivati a Quinto di Treviso basta parcheggiare e dirigersi verso il fiume Sile, da qui basta seguire la stradina asfaltata per visitare nel giro di un oretta i vari mulini, potendo anche contare su dei panorami che non sono niente male.
Verso l’isola dei morti
No, non stiamo parlando di un percorso in stile Orfeo bensì di una camminata di qualche chilometro che dal paesino di Fontigo porta a raggiungere l’Isola dei Morti, un lembo di terra non distante dal sopracitato Montello compreso nel comune di Moriago della Battaglia.
Sull’isola in questione è presente una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Piave, con un cippo piramidale commemorativo dedicato ai caduti realizzato sfruttando i sassi stessi del Piave.
Da Fonti all’Isola dei Morti il percorso da seguire è piuttosto semplice: la strada da seguire è Via della Vittoria in direzione sud fino ad arrivare al bivio tra essa e Via Montello. Proseguendo su via della vittoria si entra sostanzialmente all’interno di un sentiero di campagna, mentre passando per Via Montello la situazione è più semplicemente traversabile.
L’isola dei morti ed i suoi dintorni sono anche raggiungibili in macchina, anche se così si perde un po’ della magia che una buona passeggiata può regalare.
Passeggiate Treviso: qualche altro nome
Finora abbiamo citato in maniera approfondita diverse passeggiate Treviso per sgranchirsi i piedi ma queste non sono tutte. Vogliamo fare un veloce elenco con qualche altro nome per fare felici i passeggiatori che apprezzano l’idea di avere tanta scelta!
Ecco qualche itinerario che ci sentiamo di consigliare:
- Il cimitero del Burci lungo il Sile
- La salita del Collalto a San Zenone degli Ezzellini
- Da Pederobba alla chiesa di San Michele Arcangelo a Curogna
- Il sentiero della Garzaia presso Pederobba
- Lungo l’antica ferrovia di fianco al Piave a Bidasio
- Il giro intorno al Bosco del Gigante a Castelcucco
- Il sentiero Castelcies a Cavaso del Tomba