Trekking al Lago di Sorapis, il Gioiello delle Dolomiti

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Sorapis è un nome che racchiude in sé fascino e magia.
Sembra venire da lontano, rimanda all’Oriente, a storie antiche da riscoprire.
In realtà è il nome di un luogo che si nasconde tra le Dolomiti.

Un piccolo lago, che si trova nelle Dolomiti Ampezzane, in provincia di Belluno, non lontano da Cortina e da San Vito di Cadore, località molto note e mete sciistiche e di villeggiatura. Si tratta appunto del Lago di Sorapis, che offre un panorama suggestivo, oltre che la possibilità di conoscere un piccolo scorcio, inedito ai più, delle nostre montagne.
Anche sulla nascita di questo lago esiste una leggenda che racconta di un re e della sua capricciosa figlia.

Il re Sorapis aveva una figlia dal nome Misurina.
La ragazza era viziata e il padre faceva sempre di tutto per esaudire ogni suo desiderio.
Un giorno Misurina chiese al padre di avere lo specchio magico della regina del Monte Cristallo.
Dopo una lunga trattativa la regina decise di cedere, ma a una condizione: Misurina avrebbe dovuto scegliere tra lo specchio e il padre. La ragazza, ormai accecata dal desiderio, scelse lo specchio e così la strega trasformò il re in un monte. Lui cominciò a crescere, velocemente, e a mutare aspetto e la figlia, impreparata a questo, cadde dalla montagna portando con sé lo specchio tanto desiderato.
Il dolore per aver perso la propria figlia fece piangere a lungo il re Sorapis, le cui lacrime crearono il lago omonimo. Si tratta senza dubbio di una storia molto suggestiva, che si può raccontare o tenere a mente, mentre si raggiunge il Lago di Sorapis in escursione.

. La passeggiata più utilizzata è quella che parte dal passo Tre Croci, imboccando il sentiero numero 215. L’escursione panoramica offre diversi paesaggi: parte con un tratto pianeggiante che si immerge nel bosco, per spuntare poi su costoni rocciosi e su tratta in salita.
Il tutto dura, per i più esperti, circa un paio di ore, con un dislivello complessivo di 300 metri.
I tratti più impegnativi sui costoni sono attrezzati con catene e scale metalliche, che agevolano il passaggio.
Non ci sono tratti particolarmente pericolosi, se si affrontano con cautela, e la salita è piuttosto breve.
La passeggiata può essere fatta anche con i bambini, sopra gli 8 anni, prese ovviamente alcune precauzioni per la sicurezza.
E’ sconsigliata, invece, per bambini piccoli a piedi, proprio per i tratti esposti e anche per chi soffre di vertigini.
E’ possibile, se si gode di ottimo equilibrio e si è camminatori piuttosto esperti, portare i più piccoli in uno zaino in spalla, mentre è impossibile affrontare la camminata con il passeggino.Come accennato l’escursione è suggestiva, ma il raggiungimento della meta è a dir poco impagabile.
Il panorama mozzafiato che si può osservare è tra i più belli.
Il lago si trova incastonato tra montagne imponenti, tra cui spiccano il Dito di Dio Punta Zurloni, ma dopo il primo colpo d’occhio il panorama è ancora più elaborato e suggestivo.
Il Dito di Dio sembra quasi fare da guardia e proteggere il piccolo lago, che sembra una gemma preziosa.
L’aspetto più affascinante del lago è il suo colore.
Viene definito il lago turchese, ma assume moltissime sfumature a seconda dell’orario della giornata e dalla direzione con cui i raggi del sole colpiscono le sue acque. Se si gira attorno al lago si noteranno, infatti, momenti in cui i colori sono più intensi e brillanti e altri in cui sono più tenui.
Il terreno sottostante di origine calcarea è complice dei giochi colorati dell’acqua, insieme, appunto, al sole e alle piante che circondano il lago. Il contrasto tra l’azzurro e il verde, soprattutto in certe stagioni sembra opera di un pittore.

A proposito di stagioni: quando è meglio organizzare un trekking al lago di Sorapis?
Di sicuro la temperatura più gradevole si trova in primavera-estate, soprattutto da fine maggio.
In piena estate il consiglio è quello di munirsi di crema solare e di un cappello per proteggere la testa.
Se si porta il pranzo al sacco, la spiaggetta a Sud è sicuramente il luogo ideale per un pic-nic.
In questi mesi l’affluenza dei turisti è molta, quindi è difficile trovare la tranquillità.
Se si amano il silenzio e la solitudine, si può pensare di organizzare un’escursione invernale.
Ci si troverà immersi in un mondo magico, degno del romanzo ‘Le cronache di Narnia’.
Il paesaggio si veste di bianco, il lago viene ricoperto da una coltre candida e ghiacciata, la neve ovatta tutto e ci si aspetta da un momento all’altro di fare qualche sorprendente incontro.

Per godersi in pieno la gita è importante avere sempre delle scarpe adatte per camminare e un abbigliamento consono alla stagione.
Mai partire impreparati, soprattutto se in inverso si decide di affrontare il sentiero, che diventa particolarmente impegnativo.

Poco distante dal lago si erge il rifugio A. Vandelli (che si è incontrato anche nel percorso).
Questo è il luogo ideale per rifocillarsi dopo l’escursione, per scaldarsi e, perché no, per trascorrere la notte. E’ aperto da giugno a settembre, piccolo e accogliente, permette di vivere immersi nella natura e la vera quotidianità di montagna. Chi preferisce, però, i comfort e un cucina raffinata è meglio che alloggi a Cortina o comunque a valle. Qui i sapori sono semplici e genuini, i servizi funzionali e puliti, ma condivisi tra tutti gli ospiti.

Il lago di Sorapis è dunque una meta ancora sconosciuta ai più, ma che chi ama la montagna non può
lasciarsela sfuggire.
Si tratta, infatti, di una delle meraviglie meno note e più belle delle Dolomiti, che permette di immergersi completamente in una natura ancora regina di queste zone e di lasciarsi cullare dalle sue bellezze e dai suoi ritmi, lontani dalla quotidianità cittadina.

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