Quando parliamo di laghi in nord Italia è difficile non prendere in considerazione il lago di Como. Il lago più famoso della Lombardia, posto a 50 chilometri a nord di Milano, è il palgo più profondo di Italia ed il terzo lago per superficie e volume. Storicamente il lago era noto fin dall’epoca romana e, ancora oggi, è una delle mete turistiche più interessanti d’Italia tanto da essere stato incoronato come il più bel lago del mond dall’Huffington Post nel 2014. Il lago non è soltanto un luogo dove fare delle villeggiature degne di un patrizio romano, anzi, ha tutto un lato più selvaggio che aspetta soltanto di essere scoperto. Quest’oggi cercheremo di far contenti tutti i passeggiatori nostri lettori andando a parlare dei trekking sul Lago di Como.
Ci sono diversi sentieri che, di anno in anno, accolgono decine di migliaia di turisti provenienti da tutt’Italia. Per questo motivo oggi cerchiamo di riassumere i sentieri imperdibili per i passeggiatori meno esperti. Ci saranno sentieri molto popolari e conosciuti ma non soltanto.
Bando alle ciance: vediamo di che cosa stiamo parlando.
Via dei monti lariani (Carnobbio/Sorico)
Partiamo fin da subito con un trekking sul lato di Como che non scherza affatto in termini di lunghezza.
La via dei monti lariani è un trekking escursionistico da più giorni che permette di godere di diversi tra i panorami più incredibili di tutta la lombardia. Il trekking in questione, lungo ben 125 km, collega diverse località presenti intorno al lago di alpeggio in alpeggio. La via storica del trekking parte da Cernobbio e si conclude a Sorico, per un altitudine media di circa mille metri. Chiaramente, data la natura lunga di questo trekking, il nostro consiglio è quello di spezzare il trekking in più tappe da fare in diversi giorni. Fortunatamente la via è attrezzata con rifugi montani dove trovare ristori e godersi un momento di relax prima di ricominciare a scarpinare.
La via delle baite (Brunate)
Brunate è il nome di un piccolo comune di meno 2000 abitanti vicino a Como di grande interesse per i passeggiatori. In primis perché il borgo di sé per sé è già molto interessante, complice una storia fatta di santi e sfarzo (ci sono ben 40 ville disseminate nel territorio comunale). In secondo luogo perché, da Brunate, partono diversi sentieri che costeggiano il lago di Como. Questi trekking sono degni del soprannome di Brunate, il balcone delle alpi, perché permettono a chi li pratica di posare lo sguardo su panorami vastissimi. Da Brunate è possibile vedere gli appennini, se le giornate sono limpide al punto giusto. Tra i tanti sentieri presenti quello che ci sentiamo di consigliare è quello verso le baite. Il sentiero in questione, partendo dalla funicolare di Brunate, va prima a Cao e poi al santuario di Santa Rita; da li in poi si prosegue a piedi lungo una mulattiera fino al Monte Boletto.
Il chilometro della conoscenza (Como)
Stavolta invece prendiamo in esame un trekking cittadino riguardante il lago di Como. Dal tempo Voltiano di Como, infatti, è possibile raggiungere una particolare passeggiata chiamata chilometro della conoscenza. Per raggiungere questo luogo è necessario arrivare ai giardini della splendida Villa Olmo e attraversare il ponte del chilometro.
Attraversato il ponte si sarà ufficialmente nel sopracitato chilometro, chiamato così perché unire tre splendide ville presenti sulle sponde del lago: Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota. Ogni villa possiede il suo sentiero, con serre, cappelle, limonaie, rarità botaniche e sculture. Sempre sullo stesso sentiero è possibile raggiungere prima Villa Erba e poi Cernobbio.
Antica strada Regina (Menaggio/Rezzonico)
Il nome Antica Strada Regina è il termine con cui storicamente chiamiamo una vecchia via che fungeva da collegamento tra il sud ed il nord delle alpi.
Al giorno d’oggi rimane poco della strada regina originale, se non un piccolo frammento che da Menaggio arriva fino a Mastena Rezzonico. Percorrere quest’antica strada regina è in realtà molto facile: ci vogliono circa 3 ore e la pendenza non è mai eccessiva, anche per i trekkers meno esperti. L’unica eccezione è presente all’altezza di Nobiallo, nel frangente che porta verso il Sasso Rancio, dove la pendenza si fa importante. Lungo tutto il percorso è possibile trovare vecchi resti dei secoli passati ma non solo. Diverse sono le chiese e le cappelle presenti in zona, complice anche il fatto che anticamente la via era attraversata anche e sopratutto dai pellegrini.
Castel Baratello (Como)
Monte Baratello è il nome di un colle di 430 metri poco sopra coma che è casa di una torre. Il torrione in questione è alto 28 metri ed è visitabile con dei tour guidati che ne spiegano la storia, le funzioni e le caratteristiche più interessanti. Dalla base della torre, nei giorni con la visibilità migliore, è possibile addirittura scorgere luoghi come Milano o gli appennini.
Raggiungere la torre è molto semplice poiché c’è un percorso ben segnalato della durata di circa un’oretta che parte da Piazzale Camerlata. Quest’ultimo è doppiamente utile specie per chi arriva in città con il treno e non con mezzi propri; esso infatti è raggiungibile con 15 minuti di camminata comodamente dalla stazione di Como Camerlata.
Conclusioni
Potremmo stare altri giorni a parlare di tutte i trekking sul lago di como che si possono fare, tanto è bello quel frammento di Italia. Da quando Alessandro Manzoni ne ha parlato ad oggi è stato difficile per i turisti non farsi catturare un po’ il cuore dagli splendidi panorami del lago, visto che poi anche molti personaggi di rilievo hanno deciso di passare li le proprie vacanze. Se cerchi qualcuno con cui andare a visitare il lago di como e le sue indiscutibili bellezze, prova ad iscriverti a Meeters per conoscere qualcuno di nuovo!