Tutto quello che devi sapere prima di organizzare un Viaggio in Croazia

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Fare un viaggio in Croazia è una maniera molto comoda per noi Italiani per andare all’estero.
La Croazia è uno dei paesi con cui confiniamo, si può raggiungere comodamente anche in traghetto dalla costa Adriatica ed è una vera e proprio perla in termini di turismo.
Da oltre 25 anni è uno degli stati in cui il turismo è in maggiore crescita.
Parte di questo successo si deve al suo essere affacciato sul Mare Adriatico, elemento che lo accosta da vicino all’immaginario Italiano.
La sua lunga costa, piena di punti panoramici, ha fatto incetta di cuori tanto su Instagram quanto nella vita reale ma non è tutto.
Belle città e montagne selvagge non mancano al piccolo stato europeo, così come non mancano i siti che sono patrimonio mondiale dell’umanità secondo l’UNESCO.

Cosa dovrebbe sapere una persona prima di provare ad organizzare un viaggio in Croazia?
Noi di Meeters abbiamo una certa esperienza con la creazione di viaggi di gruppo (e non): basta dare un’occhiata alla nostra pagina eventi per trovare qualche prova.
Escursioni in natura, visite culturali in città, attività sportive con cene conclusive: stringere nuove amicizie non è mai stato così facile.

Presupposto questo andiamo a vedere le cose più importanti da sapere prima di organizzare un viaggio in Croazia!

Croazia, questa sconosciuta

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La Croazia, chiamata dagli stessi abitanti del luogo con il non facilissimo nome di Hrvataska, è una nazione con quattro milioni di abitanti.
Questa piccola repubblica parlamentare ha una costa impressionante lunga quasi 4000 miglia, con oltre 1200 tra isole e isolotti.
L’entroterra del paese è molto più frastagliato, con ben 13 catene montuose ed 8 parchi nazionali; tra tutte queste bellezze è possibile trovare anche diversi siti che sono patrimonio mondiale dell’UNESCO (complessivamente ce ne sono ben 8) e un sacco di piccole cittadine di origine medioevale.



 

La storia della Croazia è lunga e tortuosa e vede dominazioni che vanno dai re dell’Illiria ad imperatori romani prima e Bizantini poi.
Tra questo c’è anche da considerare la dominazione veneziani, quella ungherese, quella degli ottomani e quella degli Asburgici.
Tutta questa commistione di elementi ha reso il passato del paese un continuo melting pot di culture diverse: basta dare un’occhiata all’architettura per accorgersene.

La storia recente della nazione non è delle più dolci da sentire.
La Croazia ha tale territorio giusto da 25 anni, più precisamente dalla fine della guerra Jugoslava che ne ha definito ulteriormente i confini portando a devastazione e disagi in alcune regioni.

Buon vino, molta carne e tanta cultura gastronomica

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Se c’è qualcosa per cui la Croazia verrà ben presto conosciuta da un numero sempre maggiore di persone questo è sicuramente il suo universo enogastronomico.
In Croazia la produzione di vino e olio d’oliva va avanti da secoli e pertanto non è strano ritrovarsi con molte aziende vincitrici di premi internazionali, complici le varietà locali di grande qualità.

Molto chiacchierati, ad esempio, sono i vini istriani. Già i Romani decantavano le lodi del terreno istriano come capace di produrre vini di grande qualità; nel medioevo il Moscato realizzato in Istria (ad esempio) era utilizzato come prelibatezza da presentare sulle tavole dei nobili di tutta Europa. Al giorno d’oggi restano noti principalmente vini come la Malvasia Istriana, il Moscato di Momiano e Parenzo, il Terrano e tanti altri nomi.

Altro nome molto noto è quello del Plavac Mali, uno dei vini croati più importanti della nazione. Questo vino, solitamente associato alla zona della Dalmazia, ha un sapore quasi unico che si deve alle condizioni in cui viene fatta crescere l’uva. Sole, mare e ripidi pendii rocciosi sono tra gli ingredienti fondamentali per ottenere un vino di qualità!

Il fatto che la Croazia sia stata un vero e proprio crocevia per tante popolazioni e dominazioni ha permesso alla cultura culinaria di mescolare molte cose.
Da una parte troviamo scampoli di cucina mediterranea, da un altro invece la cucina balcanica; in mezzo la cucina centro europea.
Il risultato finale è un gradevole melting pot di pesce, carne alla griglia, dolci e molto altro ancora. Nella zona costiera la cucina che prevale, chiaramente, è quella di stampo italiano/mediterranea mentre andando più nell’entroterra si incontrano piatti di ispirazione ungherese, austriaca o addirittura turca.

Questione di lingua e soldi

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I più attenti tra voi lettori avranno già dedotto una cosa: la lingua che si parla in Croazia è piuttosto diversa dalle lingue che solitamente parlano le nostre nazioni confinanti.
Questo perché il croato (chiamato anche Hrvatski) è una lingua del ceppo slavo che ha più somiglianze con lingue come il russo o il ceco che con le lingue latine con cui siamo più familiari.

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Ci sono diverse somiglianze tra il croato, il serbo o il bosniaco e le differenze variano da regione a regione.
In Croazia, esattamente come in Italia, si fa ampio uso del dialetto e da regione a regione si possono sentire inflessioni e cadenze altrimenti aliene.
Se si organizza un viaggio in Croazia, fortunatamente, basta conoscere l’inglese!
Questa lingua è infatti abbastanza parlata dalla popolazione, specie la più giovane!
Chi invece non conosce l’inglese può ripiegare sull’Istria dove non manca la popolazione italofona.

Nonostante la Croazia faccia parte dell’Unione Europea dal Luglio 2013 è un paese che non fa parte né dell’area Schengen né della zona euro.
Questo significa che per attraversare la frontiera è necessario essere dotati di passaporti e che la nazione ha una sua valuta locale chiamata Kuna.
Come spesso accade per paesi ancora non particolarmente digitalizzati, se si va in piccoli ristoranti o in negozi che poco hanno a che fare con l’estero è bene dotarsi di denaro contante poiché le carte di credito non sono sempre accettate.

Se pensi che queste difficoltà siano in grado di allontanarti dal fare un viaggio in Croazia potremmo avere un qualcosa che fa per te!
Meeters, infatti, organizza un viaggio in barca a vela in Croazia con molte meno preoccupazioni rispetto ad un viaggio normale.
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Trasporto pubblico fai da te

Chi vuole visitare tutta la Croazia farà bene a mettersi in testa una cosa fin da subito: affittare una macchina è molto meglio che districarsi tra i vari bus.
La rete di trasporto pubblico su ruote, infatti, è mediamente efficace quando si tratta di collegare città e paesi di grandi dimensioni.
Anche diversi tra i luoghi di pubblico interesse come parchi naturali/monumenti risultano collegati attraverso i bus, anche se la presenza di collegamenti è migliorabile.

Il nostro consiglio per visitare al meglio la Croazia è dotarsi di un auto a noleggio!
Il sistema di strade è piuttosto generoso con i turisti e la qualità dei panorami è sempre molto elevata, trasformando anche le traversate più importanti in termini di distanza in viaggi a loro modo piacevoli.

Chi vuole prendere i treni, purtroppo, dovrà presto fare i conti con un elemento: la scarsa qualità della rete domestica. Come spesso accade anche in Italia, specie se si va al sud, la qualità dei collegamenti ferroviari lascia ampiamente a desiderare.

Quando andare e dove andare

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La Croazia è una nazione che merita davvero molto in termini di turismo e che nei prossimi anni crescerà sicuramente da questo punto di vista. I mesi più popolari per visitare questa nazione sono quelli estivi, con Luglio e Agosto che la fanno da padrone (complice le molte belle spiagge). Fortunatamente la varietà di ambienti presenti nel paese rende l’idea di un viaggio in Croazia a Dicembre molto interessante.

Andare a scoprire i paesaggi del parco nazionale dei Laghi di Plitvice, ad esempio, è una delle tappe perfette per un viaggio invernale.
D’estate i luoghi più gettonati restano quelli sulla costa: l’Istria, la Dalmazia, Zara, Spalato, le isole di Brac, Vis, Hvar o Korcula, senza dimenticare la meravigliosa Dubrovnik.

 

 

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